Concerto Liberato: mistero e magia

“Scennimmo a Mergellin” cantava Liberato in uno dei suoi pezzi e alla fine è successo davvero. Più di 20.000 persone ad accorrere sul meraviglioso lungomare di Napoli per assistere al concerto del rapper neo melodico del momento. Un prologo che ha il sapore mistico e magico che solo la città partenopea sa dare. Al tramonto, ecco definirsi in lontananza un motoscafo con sopra una decina di sosia del cantante, rigorosamente mascherati per preservare la vera identità di Liberato, tutt’ora sconosciuta. Ed è proprio l’alone di mistero di cui si è ricoperto l’artista che rende l’evento ancor più affascinante. Ad aspettarlo giovani ragazze con in mano una rosa e “wagliuni” con fumogeni azzurri. Liberato ieri sera si è fatto portavoce di quei ragazzi alle prese con gli amori tipici di un’età fragile, romantici ma allo stesso tempo travagliati, fatti di “tarantelle” e di passioni che solo un cuore che ha conosciuto l’adolescenza può capire. E l’ha dimostrato in una data che richiama proprio uno dei suoi brani più apprezzati e struggenti, “9 maggio”. Il mare di Napoli ha fatto da sfondo, è stato il palco perfetto per esprimere quel messaggio, quelle emozioni e quei ricordi alla quale un po’ tutti siamo legati per un motivo o per un altro. Canzoni come “Tu t’è scurdat ‘e me”, “Intostreet” sembrano le puntate di una serie tv che, scena dopo scena, fanno emozionare gli occhi chi se le sente scoppiare nel petto. L’omaggio a Pino Daniele poi con la sua “Quanno chiove” è la ciliegina sulla torta in una notte che sa dell’incredibile. Liberato la intona e il suo pubblico lo segue in coro e in lacrime, a dimostrazione che ama le anime della sua città e non le dimentica. 45 minuti di grande impatto per il rapper “fantasma” fenomeno del momento che entra ufficialmente nel cuore di Napoli.
https://youtu.be/O0GsyrbOuaM