Happy Birthday "The Beatles".

Novembre 1968. Una data che sa di storia e, soprattutto, di musica.
50 anni fa i Beatles pubblicarono il loro nono album, il celeberrimo “White Album”, che influenzerà tutto il panorama popular rock degli anni a venire.
Sebbene il vero nome sia “The Beatles”, i più lo ricordano con l’altro appellativo per via della copertina (ideata dall’artista Richard Hamilton) completamente bianca.
Nella teoria dei colori il bianco rappresenta la somma di tutti i colori. Per questo motivo, mi piace pensare che la scelta artistica sia strettamente connessa alla condensazione di vari generi musicali che è possibile ritrovare all’interno del disco. Una vera e propria somma di stili.
I brani del vinile spaziano dal pop leggero all’hard rock, da un folk movimentato allo ska, da una ballad romantica all’elettronico psichedelico.
I Beatles, che di certo non ci hanno mai abituati a sonorità scontate, con la loro nona fatica misero davvero in discussione il concetto di album, spaccando in due la critica; da una parte c’è chi sostiene che sia stato un excursus storico perfetto di quello che era la musica fino ad allora, dall’altra chi lo interpreta come una bozza che non ha saputo trovare il suo fil rouge.
Fu proprio John Lennon a placare la diatriba, sostenendo che il disco in questione era avulso da ciò che era l’identità musicale del gruppo Beatles fino a quel momento e che bisognava interpretarlo come la sintesi delle idee musicali soliste di ciascuno dei componenti confluite concettualmente in “The Beatles”. Due dischi in vinile per un totale di quattro facciate (una per componente della band) andrebbero a rinforzare le parole del buon Lennon.
Critiche a parte, “The Beatles” resta un caposaldo nelle classifiche dei migliori album di tutti i tempi occupando le prime posizioni nelle top charts internazionali e, dal 9 novembre, sarà possibile riassaporare le tracks con una sua “deluxe edition” ristampata e ampliata in occasione del suo compleanno.
Buon riascolto!