Sette Anime: Il Grande Mazinga
Scritto da on 16 Maggio 2021
Dopo un po’ di tempo, rieccomi qui a parlarvi di anime.
Avevo promesso di parlarvi di Hokuto No Ken, ma tradirò questa promessa; l’episodio sul nostro amato Ken sarà lungo e dovrà essere piuttosto accurato, data l’importanza dell’opera, soprattutto alle nostre latitudini.
Perché il Grande Mazinga e non Goldrake, o Mazinga Z? In fondo Goldrake è il cartone animato sui robottoni che prima degli altri è arrivato in Italia, nonostante sia cronologicamente l’ultimo della trilogia di Nagai.
Semplicemente perché, a mio modesto parere, il Grande Mazinga è la saga meglio riuscita al leggendario mangaka.
Inoltre Tetsuya è sicuramente il personaggio più figo, con grande distacco dai più umani piloti di Goldrake e Mazinga Z.
Andiamo in ordine; manga e anime sono relativamente brevi, 2 tankobon e 56 episodi, quasi la metà di Mazinga Z (92, anche se non tutti sono arrivati in Italia), ma sono caratterizzati da una elevata intensità, soprattutto a partire dalla seconda metà dell’opera.
Stavolta la terra non è minacciata dal malvagio Dr. Hell (il quale farà comunque la sua comparsa tra le fila nemiche) ma dal popolo Mikenes, il quale vuole conquistare la terra per poter smettere di vivere nelle profondità del sottosuolo.
L’unica difesa ora è Il Grande Mazinga, costruito con la nuova Superlega Z, più resistente della precedente. Ovviamente ci saranno i soliti comprimari, in questo caso il robottone femminile (Giantess! 😉) è chiamato Venus Alpha e sarà guidato dalla Nippo/Africana Jun Hono, la quale avrà diverse puntate a lei dedicate, una delle quali piuttosto commovente (Giovane sangue sulla neve). Tornano anche Boss e la sua combriccola, alla guida dell’improbabile Boss Robot.
Il protagonista principale, Tetsuya Tsurugi, non ha praticamente nulla in comune col suo predecessore, Koji Kabuto; egli è stato allevato da Kenzo Kabuto con l’unico scopo di pilotare il Grande Mazinga, la disciplina ferrea e il successo nella missione sono gli unici suoi interessi. Prova ne sono gli innumerevoli attacchi ai limiti del suicidio che porta a compimento durante la serie. Nonostante questo, col passare delle puntate, viene a galla tutta la sensibilità d’animo che ha dovuto reprimere nel corso degli anni, mostrandosi spesso sofferente davanti ad alcune situazioni che vengono a crearsi.
Una delle peculiarità dell’opera sono le azioni dei nemici. Varie volte li si vede escogitare piani machiavellici pur di riuscire nel loro intento, avendo intuito che la forza bruta non è sempre il modo migliore di approcciare una battaglia. Questo avviene soprattutto quando il comando delle operazioni di attacco alla fortezza delle scienze viene preso in mano dalla Marchesa Yanus e il Gran Maresciallo Del Demonio.
Dall’altra parte della barricata, d’altronde, le cose non sono sempre rose e fiori; molteplici sono i casi in cui la vittoria contro i mostri di Mikene viene ottenuta per caso o per pura fortuna. Saranno presenti anche scontri interni alla due fazioni, con Tetsuya sofferente per il ritorno di Koji e le varie liti tra i molti comandanti dell’esercito di Mikene.
Insomma, un’opera davvero complessa e ricca di dettagli, probabilmente la migliore della trilogia dei robottoni. Recuperatela, passerete bei momenti di svago in compagnia di Tetsuya e i suoi amici.
Alla prossima, amigos!